Operazioni in cantiere: la documentazione
Guida Pratica alla Relazione Preliminare per DL, CSE, RUP
Quando decidiamo di far decollare un drone dovremmo accertarci di rispettare tutte le normative vigenti del regolamento Enac essendo operatori SAPR, ma dovremo anche tener conto del luogo in cui voliamo. Vi faccio un esempio. Se voglio decollare all’interno di un cantiere dovrò relazionarmi anche con il Direttore Lavori (DL), con il Coordinatore della sicurezza in fase di Esecuzione (CSE) o al Responsabile Unico del Procedimento (RUP). Se invece devo fare il rilievo di un cascinale o di un’azienda agricola potrei essere all’interno di un Parco Nazionale e quindi dovrò essere autorizzato dall’ente stesso. Infine cambiando regione potrei incappare in leggi e normative differenti.
Da inizio 2020 il portale D-Flight aiuta molto tutti noi operatori del settore a sapere in tempo reale le normative vigenti. Vi basterà digitare il luogo d’interesse e con un semplice clic, avere tutte le informazioni necessarie. Però sarà sufficiente ? Se devo entrare in cantiere a contatto con impalcature, operai, macchinari, cemento, sabbia e attrezzi farò affidamento esclusivamente a D-Flight? La risposta è NO!
Con chi potrei dovermi relazionare ?
CSE il Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione ;DL il Direttore Lavori ;RUP il Responsabile Unico del Procedimento (della Stazione Appaltante);e poi c’è il DES il Direttore Esecutivo del Servizio (che affianca il RUP di una Pubblica Amministrazione durante un appalto o un servizio).
Cosa dovete ricordare prima di lavorare in cantiere
Un cantiere edile è un posto dove:
si scava e si trasporta terra; circolano mezzi pesanti; lavorano mezzi MOLTO grandi; ci possono essere tante persone; i rumori possono essere alti; chi si trova lì per motivi legati all’avanzamento dell’opera: operatori, fornitori, controllori, tecnici; le forniture di energia elettrica e di acqua sono spesso in cavi e condotte temporanee e fuori terra; possono esserci demolizioni, anche con esplosivi; la viabilità interna non è esattamente segnalata come una rotatoria in centro città; si lavora velocemente; ogni cantiere è diverso dagli altri, anche se sono tutti simili.
Insomma, entrare in un cantiere non è come andare in al bar o a fare una scampagnata. È un luogo dove i rischi legati all’incolumità delle persone sono più alti della media degli altri luoghi dove potresti andare. Per questo sarà fondamentale avere occhi a 360°.
Se entri in un cantiere, anche se per lavorare, devi rispettare le regole interne e devi fare in modo che chi è lì dentro sappia che ci sei anche tu. Se ti muovi a piedi, con il tuo giubbotto ad alta visibilità, scarpe e casco, stai attento a quello che ti succede intorno. Sei un elemento in più a cui le persone non sono abituate. Se poi voli con un drone in cantiere ci porti dentro un ulteriore elemento intruso che vola sopra la testa della gente, attira l’attenzione di tutti (non ditemi che quando usate il vostro drone la gente non si ferma e vi fissa perchè non ci credo!), che potrebbe intralciare operazioni o manovre in atto (es. una gru).
Analisi del Rischio Preliminare
Ancor prima di entrare fisicamente in cantiere, in fase di esecuzione potreste consegnare al coordinatore per la sicurezza una relazione descrittiva delle attività , per una sue personale valutazione. Partiamo con il dire che in una fase di pianificazione dell’operazione, una volta identificato il percorso (Hazard), bisognerà effettuare un’analisi del rischio se il rischio è accettabile, tollerabile o inaccettabile. Il rischio sarà dato dalla combinazione di PROBABILITÀ e GRAVITÀ. Adesso vi spiego meglio.
La probabilità indica quanto spesso le conseguenze del pericolo possono materializzarsi durante le attività connesse con il volo; per farvi un esempio chiarificatore, dovrete andare a determinare non con quanta probabilità si può trovare vento lungo il percorso previsto, ma con quanta probabilità la presenza del vento al traverso potrebbe portarvi ad atterrare in maniera “rischiosa”.
La probabilità viene classificata nella seguente tabella.
Tabella di classificazione della probabilità di rischio
La gravità indica le conseguenze potenziali del pericolo. Basatevi su due domande tipo:
“Quante lesioni (o quanti morti) potrebbero essere causate?” “Qual è l’estensione con cui il danno potrebbe interessare l’aereomobile, gli equipaggiamenti e/o la proprietà a terra ?”
Anche in questo caso, si può categorizzare la gravità in questa tabella.
Tabella della Gravità del Rischio
Con l’utilizzo di un’ulteriore tabella, si analizza la combinazione Probabilità/Gravità per determinare il livello di rischio connesso con quel particolare.
Tabella Risk Assesment e Risk Mitigation
Se per quel dato pericolo, si determina un livello di rischio “Non accettabile” (Rosso) l’operatore dovrà essere in grado di effettuare il Risk Mitigation ovvero:
prendere misure per ridurre l’esposizione dell’organizzazione a quel particolare rischio, agendo sulla Probabilità; prendere misure per ridurre la Gravità delle conseguenze relative al rischio; cancellare l’operazione se la mitigazione non è possibile.
Di seguito il pdf delle tabelle che potrete allegare alla relazione dell’analisi del rischio.
Crea un unico documento per tutti
Sicuramente il direttore dei lavori (DL) vorrà un documento firmato che vi qualifichi e che spieghi brevemente quando vorreste procedere e quanto tempo vi occorrerà per svolgere tutte le operazioni per coordinare i lavori e magari il responsabile del procedimento (può anche non esserci) avrà bisogno di un documento descrittivo da mettere agli atti della gestione dell’opera.
L’idea che vogliamo consigliarvi è quella di realizzare un solo documento da inoltrare tramite pec o di persona a tutti coloro con cui devi relazionarti. Uno per tutti e tutti per uno, no? Di seguito vi lasciamo il pdf di un modello che anche noi utilizziamo. Ribadiamo che è un modello, uno spunto di partenza, quindi ora vedremo voce per voce cosa inserire.
Premessa e Ubicazione
Penso che sia utile iniziare con una premessa, per introdurre a chi legge quello che c’è scritto in tutto il documento. Scaricatevi il pdf e leggetevelo di pari passo. Capirete meglio quello che sto per dirvi.
Bisogna essere chiari nell’identificare le zone dove volerà il drone. Aiutatevi con le mappe di Google o, se ne hai disponibilità, usa disegni o cartografie tecniche della zona. La planimetria del progetto esecutivo delle opere è la migliore soluzione . Sarà su quella che l’impresa programma i lavori ed è lì che legge meglio tutto quello che succede in cantiere.
Se il cantiere è grande suddividilo in sotto-aree. Lo scopo è far capire subito a chi legge dove volerà il drone. Dai anche indicazioni sull’entità delle superfici e usa tanti elementi visivi perchè sono più immediati del testo descrittivo. Specificate le zone di manovra (Decollo-Atterraggio) e le zone dove farete il rilevo vero e proprio. Metteteci serietà nelle cose anche se molte volte voi compilate carte che nessuno si legge.
Tecniche Operative
Il fatto che userete un drone, inteso come oggetto volante nell’area di cantiere, non vi dispensa da dare ulteriori informazioni su quello che effettivamente farai in campo. Se dovete fare un rilievo aerofotogrammetrico di un’area pianeggiante estesa, il drone, presumibilmente, ci volerà sopra senza sensibili variazioni di quota. Diversamente, se si prevede di rilevare elementi verticale l’impronta a terra del volo del drone è ridotta ma è previsto un volo prevalentemente verticale. Se ti occuperai di ispezioni potresti andare piuttosto vicino alle parti da indagare.
Racconta che cosa farà il drone in volo come se dovessi spiegarlo ad un bambino.
Il Modello è scritto molto generale ma, sarebbe il caso di personalizzarlo per ogni rilievo. Se avete tempo fatelo, non è mai tempo perso.
Attività Complementari
Se prevedi di fare qualcos’altro oltre a volare, questo è il momento di dirlo.
In un rilievo aerofotogrammetrico è necessario rilevare le coordinate di un certo numero di punti di controllo da usare nella modellazione software. Puoi sfruttare la presenza di elementi ben visibili che sono già a terra, oppure puoi materializzarne di nuovi con dei target artificiali.
Scrivi che cosa farai oltre al volo.
Tabellone GCP Tabellone QCP
Presenta una planimetria con la disposizione dei target artificiali. Sarebbe opportuno che nessuno coprisse con un carico di terra un GCP mentre sei in volo! Allegare una tabella con tutti i possibili target che potreste avere, a voi non costa niente, ma mette in condizione tutti gli operatori a capire “cos’è quello strano tappetino giallo e nero” cit.
Identificati
Se usi un drone in un contesto del genere è necessario essere registrato negli elenchi ENAC.È opportuno identificarsi .
Federico Spiranti al suo primo attestato
Scrivi:
chi è l’operatore SAPR ; chi è il pilota SAPR ; quali sono i SAPR che userai.
Fai anche riferimento alla normativa aeronautica e alle regole dell’aria . Se c’è qualche restrizione da osservare elenca un eventuale NOTAM che ENAC ti ha rilasciato o un’autorizzazione all’attraversamento di una zona Proibita (P).
Se invece voli in un’area “tranquilla” metti comunque uno stralcio della carta aeronoautica con indicazione dell’area. Ti basta uno screenshot dal portale D-Flight.
Procedure Operative
Questa è forse la parte più importante. È quella dove devi descrivere che cosa farai una volta entrato in cantiere . Serve al CSE per verificare che sia tutto regolare con la sicurezza dell’area (va bene che un operatore DEVE essere assicurato ma, la sicurezza prima di tutto!). Quello che devi scrivere cambia parecchio a seconda delle tue operazioni. Nel modello siamo stati parecchio generali ma ogni caso, ahimé, fa da se.
Tempi e Cronoprogramma
I l DL potrebbe avere la necessità di sapere quanto tempo starai in cantiere. Uomini e macchine ferme non sono mai una bella cosa per un lavoro in corso soprattutto per la ditta appaltatrice. Molte volte ti mettono fretta, vogliono tutto e subito ma, mi raccomando, rispettiamo le regole e non sottovalutiamo nulla.
L’idea per stilare un cronoprogramma potrebbe essere quella di associare a ciascuna fase delle procedure operative una durata specifica . Non occorre essere svizzeri nella scelta. Lo scopo di questa parte è quella di dare un idea generale delle tempistiche. L’ordine di grandezza della mezz’ora potrebbe essere sufficiente. Nel dubbio siate cauti e sbagliate in eccesso e mai in difetto. È molto più apprezzato un operatore che dice di stare in cantiere 4 ore ma che termina in 3, piuttosto che uno che ci sta mezz’ora in più del concordato. Non fraintendete, non abusate di questo concetto, ricordate sempre che, il giusto sta nel mezzo.
In questa parte dovrete specificare giorno ed ora che voi arriverete in cantiere. Ovviamente scegliete in maniera opportuna questi dati. Controllate sempre i NOAA (Dati inerenti alle tempeste solari), i METAR (MET eorological A erodrome R eport) e le percorribilità delle strade per recarvi in sito. Siccome far volare un drone in sicurezza prevede volare con condizioni meteo favorevoli …
Condizioni Meteo
Questa è semplice ma è comunque importante. Il meteo influisce parecchio sul volo di un drone ed è bene scriverlo, perchè le operazioni potrebbero saltare o slittare per pioggia o forte vento.
Elenco degli Allegati
Dovendo allegare parecchi documenti, è opportuno creare un elenco puntato per facilitare all’interlocutore la comprensione e la manualità. Non è obbligatorio inserirlo ma, sicuramente è molto utile.