Oggi vogliamo darvi un input prettamente pratico visto che settimana scorsa siamo stati molto teorici a riguardo.
Lo scopo dell’articolo di oggi è capire come influisce la risoluzioni delle immagini che viene rielaborata dal software Agisoft Metashape Pro quando si decide il parametro di accuratezza fotogrammetrica.
Questo che vedete è il modello ottenuto con il Data Set d’immagini. Si tratta di un rilievo architettonico di una piccolo santuario situato nel Comune di Edolo, la chiesa di San Clemente in località “Plerio”.
Vi riporto qualche fotogramma per capire meglio la qualità effettiva della foto.
Il rilievo ha ovviamente avuto bisogno di fotogrammi Nadirali, fotogrammi frontali dei prospetti e alcuni scatti con un inclinazione a 45° per poter avere una buona sovrapposizione ed allineamento del data set.
Dopo aver importato tutti i singoli fotogrammi bisogna lanciare l’allineamento delle immagini, quindi barra in alto, Processi> Allinea Foto e vi apparirà una finestra come questa:
Il valore di default di precisione “Alta” può essere modificato passando a qualità inferiori come ” Bassa” o “Minima” ma si può pure aumentare passando a “Massima”.
In un articolo precedente vi avevamo già parlato di come scegliere il parametro migliore. Vi rimandiamo all’articolo qui.
Quello da ricordare è che:
N.B. Se non utilizzate une reflex oppure una fotocamera molto performante NON utilizzate MAI MASSIMA, perchè il software inizia a prendere i vostri fotogrammi e ogni pixel viene ripartito in 4 creando sicuramente tempi di post produzione molto elevati. Chiedetevi sempre se ne vale la pena.
Quando premete ok e lanciate l’allineamento il software utilizzerà le foto alla qualità in cui gli e le avete fornite senza avere né sotto-campionamento né sovra-campionamento. Sulla dashboard una volta terminato il processo vi comparirà una voce “Punti di vincolo” e appena sotto troverete le specifiche. Di seguito vi riportiamo la schermata.
Le informazioni le potete leggere da voi:
Dato importantissimo per valutare il processo è l’allineamento delle camere. Può capitare che qualche camera non venga allineata dal programma e i motivi sono diversi (magari più avanti vi spiegheremo nel dettaglio perchè) ma istantaneamente capite se il data set è solido e se il rilievo è stato fatto correttamente.
Questa informazione potete vederla sia nelle proprietà di progetto, sia nei dettagli delle immagini (Foto>Dettaglio immagini) ma anche direttamente sotto il chuncks (parte alta della dashboard).
Noi personalmente quando rielaboriamo andiamo a scorrere tutte le proprietà perchè ci sono una serie d’informazioni che cominciano a farti capire come sta procedendo il lavoro in post produzione.
Nel nostro caso, per citarvi i più importanti:
Il processo è analogo al precedente ma, nella schermata di seguito vi mostriamo delle differenze sostanziali.
Noterete una sensibile variazione di valori come i punti di vincolo, tempo di ricerca corrispondenza e tempo di allineamento. Si nota ma in questa fase non ancora in maniera marcata una rappresentazione 3D un po migliorata rispetto a prima. Se è parecchio che lavorate con software di questo tipo lo noterete di sicuro.
Il tempo rispetto a prima è quasi raddoppiato e questo è un parametro da tenere in considerazione soprattutto se hai parecchie immagini. Questo era un rilievo con un numero ridotto di scatti ma immaginatevi un Data Set di 100-200 ma anche 300 foto. L’attesa solo per questa fase “iniziale” potrebbe allungarsi di parecchio.
Ovviamente questa operazione come abbiamo già ribadito più volte si effettua solo con fotocamere professionali e soprattutto è importantissima la finalità del rilievo. Nel nostro caso si trattava di un rilievo architettonico quindi potete capire anche voi che il dettaglio vuole la sua parte.
Se lanciate la rielaborazione con la precisione media noterete una cosa curiosa. Avete un numero di punti di vincolo maggiore rispetto alla precisione alta, infatti avete i 37.332 contro i 33.399. Sbagliate voi ? sbaglia il Software?
Sembrerebbe che i dati exif risulterebbero migliorati ma, in realtà quello che è successo è che il software ha tirato fuori un po di punti che non sono molto solidi. Se ricordate l’articolo scritto in precedenza, quando vi abbiamo spiegato cosa fossero i punti chiave limite e i punti di vincolo limite vi avevamo anche detto di non superare mai un rapporto di 100.000 -10.000 perchè poi si rischiava che il software non trovando tutti questi punti andasse ad inventarseli. Più o meno è quello successo anche qui.
Se provate su qualsiasi nuvola di punti (cosa che vi invitiamo a fare) noterete che avrete punti con del “rumore”. Dovete avere un po di praticità per vedere questo ma se passate da una nuvola di punti all’altra, notate alcuni punti sparsi qua e là e questo fenomeno in gergo si chiama appunto rumore.
Il fenomeno si verifica proprio da un sotto-campionamento che Metashape Pro ha realizzato e quindi i punti di allineamento che caratterizzano la nuvola di punti sparsa non risultano così stabili o così buoni come ad esempio quelli dell’allineamento con risoluzione originale.
Il rumore si accentua ancora di più man mano che abbasso la precisione dell’allineamento e analogamente tende a scomparire più aumentiamo la precisione.
Passando da una nuvola di punti realizzata ad Alta precisione ad una a Bassa, è evidente come ci siano grosse differenze. Tutto va impostato in funzione del tipo di rilievo, in base a cosa vi chiede il committente o all’utilizzo che dovrete farne dei dati exif.
Come al solito la tecnologia oggi da contributo rilevante ai liberi professionisti e alle aziende ma, senza una mano esperta questi strumenti non servono a niente. Oggi AF Drones è una realtà che si è specializzata nel settore dei Droni e della fotogrammetria ma ci sono voluti anni di studio, approfondimento, dedizione alla materia e conoscenza delle tecniche ma soprattutto ESPERIENZA SUL CAMPO.
Continuate a seguirci perchè il 2020 sarà un anno di novità.