Monitoraggio

Fiume Ré e Cobello – Comuni di Niardo e Braone

Data || 30/07/2022

Analisi

La differenza di anche più di 10° di temperatura fa si che correnti di aria calda incontrino correnti di aria fredda e si vengono a creare queste celle temporalesche molto circoscritte e localizzate che caratterizzano precipitazioni parecchio violente ed intense. Il fatto che il terreno sia così secco a causa delle scarse piogge in questo periodo molto torrido, rende chiusi i pori del terreno e questo evita l'infiltrarsi dell'acqua che è costretta al ruscellamento forzato. Tutta l'acqua che scende dai versanti delle montagne arriva con velocità e violenza in tempi brevissimi nell'asta principale del torrente, formando così la portata di piena. L'alluvione che nella notte tra il 27 e il 28 luglio ha colpito il Bresciano e fatto ingenti danni. Il forte temporale in Valcamonica ha causato l’esondazione dei torrenti Re e Cobello. Un’ondata di fango ha colpito i paesi di Braone e Niardo, costringendo circa cinquanta persone a lasciare le proprie case.

Problematica

La Valle Camonica è caratterizzata da bacini molto piccoli pertanto i torrenti vanno in piena in breve tempo. Il territorio coinvolto da questo fenomeno di dissesto idrogeologico è stato molto vasto e nessuno in poco tempo avrebbe potuto visionare la zona in totale sicurezza se non un drone. Il meteo non è stato favorevole e il rischio di continui temporali era dietro l'angolo.

Risoluzione

Prevenire questi fenomeni è impossibile ma qualcosa bisogna pur fare. È necessario dare molta più importanza alla manutenzione dei corsi d’acqua, vanno fatte nuove opere di contenimento e avere una buona programmazione degli interventi. Siamo sicuramente “deboli” nelle previsioni perchè questi fenomeni sono imprevedibili: le allerte meteo ci sono ma non sono sufficienti perchè queste celle sono difficili da localizzare in tempo.

In Valle Camonica, a seguito dell’esondazione dei torrenti Ré e Cobello cittadini e volontari della Protezione Civile sono ancora al lavoro per riparare ai danni dell’alluvione che nella notte tra il 27 e il 28 luglio ha colpito il Bresciano.

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