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La rete di GCP e il suo posizionamento

Molte volte durante la pianificazione di un rilievo fotogrammetrico si ha molto scrupolo sulla scelta del drone, della camera, delle condizioni al contorno e solo in ultima fase si pensa alla stesura e al posizionamento dei GCP e QCP.

Abbiamo già ampiamente discusso su cosa sono i GCP e i QCP dandovi anche la possibilità di scaricarvi il file per crearvi i vostri marker personalizzati. Se volete andare a rileggerlo prima di proseguire in questo articolo vi lasciamo i link qui.

I fattori da tenere in considerazione

Per il posizionamento dei GCP dobbiamo tenere in considerazione diversi fattori come ad esempio omogeneitàdislivelli punti caratteristici dell’area da rilevare.

Inoltre è una scelta che deve correlarsi con la quota di volo, il GSD e di conseguenza l’impronta a terra di una singola foto. Non va lasciato nulla al caso. Se un target fosse presente soltanto in uno o due fotogrammi allora risulterebbe poco influente per effettuare la nostra ortorettifica.

Dovete partire dal presupposto che in più fotogrammi è presente il singolo GCP, più accurato sarà il nostro rilievo. Consigli generici come il posizionamento dei GCP al centro dell’area di rilievo, a ridosso di dislivelli evidenti, lontano dalle fronde degli alberi restano assolutamente validi, così come l’importanza di avere una superficie a contrasto cromatico per poterlo visionare anche da una quota elevata.

Il numero minimo di GCP consigliato per avere un’accuratezza adeguata è di 5-6 GCP. In caso di aree vaste da rilevare o di forti dislivelli discontinui potrebbe essere necessario aumentarne la quantità. 

Nel caso in cui il nostro rilievo preveda anche uno sviluppo verticale, come ad esempio una parete rocciosa o una scarpata, dobbiamo cercare di distribuire se possibile anche qui i nostri GCP, quando non riusciamo possiamo utilizzare degli elementi caratteristici che potrebbero essere spigoli vistosi o venature particolari della roccia. 

Esempi Pratici

Ma i GCP non ci vengono utili soltanto in zone scoscese. É altrettanto importante capire dove posizionare i vostri Marker su un rilievo “Pianeggiante”. Vi mostriamo anche qui un caso studio.

Presa nadirale di un vigneto

Il terreno in questione era caratterizzato da una regolarità costante, ma per avere una buona validità metrica bisognava decidere dove e come disporre la griglia di GCP.

Brevemente, a legenda dell’immagine sopra:

Se il concetto chiave è avere lo stesso marker in più fotogrammi possibili è logico che l’area in cui dovevano essere disposti è senza dubbio quella gialla. Disponendo qui i nostri fogli in pvc siamo riusciti ad avere un’ottimo modello DEM. Abbiamo realizzato una griglia primaria quadrata al centro con 5 GCP e una secondaria composta da 3. I QCP di norma vanno disposti in maniera casuale, per poter calcolare su di essi l’errore presente nel nostro modello.

Conclusioni

La disposizione dei QCP e dei GCP è arbitraria ed è lasciata alla bravure del professionista. Ovviamente come già ribadito più volte, la tecnologia aiuta molto le menti preparate. Avere un drone non è sufficiente per fare un buon rilievo, infatti tutti possono acquistarne uno ma, pochi possono dire di essere professionisti del settore.

Se avete bisogno di chiarimenti sul posizionamento dei GCP, l'Ing. Federico Spiranti è felice di aiutarvi
Ing. Federico Spiranti in ufficio

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Buon Volo!